Dichiarazione congiunta rilasciata per chiedere un maggiore sostegno allo sviluppo geotermico in Italia.

Napoli, Sicilia in Italia con il vulcano Vesuvio sullo sfondo (fonte: flickr / Pablo Cabezos, creative commons)

L’energia geotermica ha il potenziale per contribuire agli obiettivi di transizione geotermica dell’Italia, ma è necessario un supporto legislativo, quindi questo comunicato stampa dell’Unione Geotermica Italiana e dell’Associazione Italiana del Riscaldamento Urbano

L’Unione Geotermica Italiana (UGI) e l’Associazione Italiana per il Riscaldamento Urbano (AIRU), con il supporto del Consiglio Europeo per l’Energia Geotermica (EGEC), hanno diffuso un comunicato stampa congiunto (dal titolo “Lo straordinario potenziale dell’energia geotermica per la transizione energetica” ). ) indicando le sfide dello sviluppo geotermico in Italia e chiedendo un’azione legislativa a sostegno del settore. Propongono inoltre la formazione di un Tavolo Tecnico per valutare il contributo della geotermia al raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica del Paese.

L’Italia offre ottime opportunità di utilizzare il geotermico per la produzione di energia. Operatori nazionali e internazionali hanno già mostrato interesse per lo sviluppo delle prospettive geotermiche, soprattutto nelle regioni vicine al Mar Tirreno. Ci sono anche aree in cui la geotermia può fornire il teleriscaldamento di complessi edilizi, città e industrie.

La dichiarazione congiunta individua tre grandi sfide per lo sviluppo geotermico in Italia:

  • Costi iniziali elevati per l’esplorazione, la perforazione e la valutazione del potenziale
  • Procedure complesse e tempi eccessivamente lunghi (dai 4 agli 8 anni circa) per ottenere permessi e concessioni
  • Scarsi investimenti in ricerca e innovazione e mancanza di misure di sostegno al settore e al suo potenziale di creazione di posti di lavoro

Attualmente ci sono una dozzina di progetti che sono in attesa di autorizzazione o stanno attraversando il processo di autorizzazione. Questi progetti hanno il potenziale per generare elettricità con una capacità di 700 GWh / anno, che è già un decimo dell’obiettivo di energia rinnovabile 2030 per l’Italia.

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Tenendo presenti queste barriere, le tre organizzazioni che hanno rilasciato la dichiarazione congiunta chiedono azioni legislative concrete, tra cui:

  • La creazione di un’unica Autorità di Governo Nazionale che si occuperà della governance e del coordinamento del settore; definizione di linee guida e piano strategico di sviluppo; valutazione del progetto; e rilascio di permessi e concessioni
  • Razionalizzazione e standardizzazione delle procedure in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR)
  • Supporto alla filiera industriale della geotermia di alto livello che esporta tecnologia italiana nel mondo
  • Erogazione di incentivi che contribuiranno a rendere il settore autosufficiente, analogamente a quanto esiste in altri paesi
  • Investimenti e incentivi per progetti geotermici finalizzati alla produzione di energia elettrica e per sistemi a circuito chiuso in base alle caratteristiche della risorsa
  • Investimenti in progetti e infrastrutture di teleriscaldamento urbano
  • Finanziamenti per centri di ricerca
  • Finanziamento di progetti strategici finalizzati all’estrazione di litio e metalli rari dai fluidi geotermici
  • Finanziamenti per studi sul potenziale geotermico dei fluidi supercritici
  • L’inclusione delle tecnologie delle pompe di calore geotermiche negli sforzi per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica degli edifici

Fonte: Unione Geotermica Italiana via Linkedin

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