Egitto, Italia firma accordo da 1 miliardo di dollari per esplorazione petrolifera nella baia di Suez e nel Delta del Nilo – Energia – Trade

L’accordo è stato firmato dal ministro del petrolio e delle risorse minerarie Tarek El-Molla, dall’amministratore delegato di Egpc Abed Ezz El-Regal e dal direttore esecutivo di Eni Alessandro Politi.

Il rapporto sottolinea che l’accordo con la compagnia energetica italiana si inserisce nel quadro della strategia del Ministero del Petrolio per aumentare i tassi di produzione e mitigare il naturale declino dei pozzi utilizzando le ultime tecnologie.

Il ministero ha anche cercato di incoraggiare le parti interessate a investire di più nel settore del petrolio e del gas.

Negli ultimi anni Eni è stata coinvolta nella gestione di importanti scoperte petrolifere e impianti a gas nel deserto occidentale del Paese, con l’obiettivo di diventare un polo energetico regionale.

Eni opera in Egitto dal 1954 attraverso la sua controllata International Egyptian Oil Corporation (IEOC) Production BV.

Nel 2015, l’azienda energetica italiana ha scoperto il più grande giacimento gassoso in continua espansione nel Mediterraneo al largo delle coste egiziane.

Jor si trova a 190 km a nord di Port Side all’interno dello Showroom Prize. Eni detiene il 50 per cento del blocco ed è responsabile delle operazioni. Altri azionisti sono Rosneft (30 per cento), PP (10 per cento) e Mubatala Petroleum (10 per cento). La produzione giornaliera di Jor supererà i tre miliardi di piedi cubi entro il 2020, rappresentando il 40% della produzione totale di gas egiziana. La riserva totale del giacimento di gas di Jor è stimata a 30 trilioni di piedi cubi.

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