L’Italia intende revocare il divieto di licenziamento sui lavoratori edili e manifatturieri

Il governo del primo ministro Mario Draghi prevede di porre fine al divieto di licenziamento nei settori manifatturiero e delle costruzioni, rimuovendo le difese esistenti dall’inizio dell’epidemia di coronavirus come segno di ripresa dell’Italia.

La mossa, che potrebbe essere confermata presto mercoledì, minaccia di aprire una spaccatura con alcuni partiti di sinistra nella coalizione di Tracy. I sindacati hanno invitato il governo a prolungare la sicurezza per almeno quattro mesi, affermando che l’economia è ancora debole.

Mauricio Landini, segretario generale del sindacato Cgil, che rappresenta oltre 5 milioni di lavoratori, ha dichiarato: “Ripartiamo con la cooperazione sociale dei lavoratori e la giustizia sociale per l’Italia di domani.

Secondo un rapporto diffuso lunedì scorso dall’ufficio di Tracy, Roma si è mossa per mantenere la sicurezza dei lavoratori in alcune aree, soprattutto nel settore tessile. Il divieto di sparare nei settori dell’abbigliamento, della moda e delle calzature rimarrà in vigore almeno fino a ottobre.

Tragi, l’ex capo della Banca centrale europea, capo del governo italiano da febbraio, dovrebbe iniziare martedì l’incontro con i sindacati e altre organizzazioni sociali, afferma il rapporto.

Il Obiettivi centrali Il governo di Drake deve accelerare le vaccinazioni e riavviare l’economia. L’Italia, che si è ridotta del 9% nel 2020, dovrebbe crescere di almeno il 4,2% quest’anno, hanno affermato funzionari del governo.

Il Paese ha raggiunto un traguardo importante questa settimana, superando i 50 milioni di vaccini Govt-19 somministrati. L’Italia, con una popolazione di circa 60 milioni di abitanti, punta a vaccinare completamente l’80% dei suoi residenti entro la fine di settembre.

In vista del vertice UE della scorsa settimana, Drake ha detto ai legislatori: “I dati indicano una ripresa economica più forte del previsto”.

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