Tabelle di federazione guidate DIM per il Cloud Center d’Italia

Il logo di Telecom Italia compare il 25 maggio 2016 presso gli uffici in zona Rozano di Milano, Italia. REUTERS / Stefano Rellandini / Foto d’archivio

MILANO, 28 set. (Reuters) – Un team guidato dal gruppo italiano di telecomunicazioni Telecom Italia (DIM) ha presentato al ministero dell’Innovazione del governo un piano per sviluppare un’infrastruttura cloud-based per i dati della pubblica amministrazione del Paese.

L’infrastruttura, nota anche come Centro strategico nazionale (NSH), fa parte della strategia del governo italiano per accelerare la trasformazione digitale e garantire la sicurezza e il controllo dei dati nazionali.

In partnership con DIM c’è l’istituto di credito statale CDP, Cyber ​​Security Group Leonardo (LDOF.MI) E la società IT statale Soke.

Cloud Hub, uno dei progetti finanziati dall’UE per aiutare l’Italia a recuperare la propria economia dall’epidemia, riflette gli sforzi europei per fare affidamento su grandi aziende tecnologiche straniere per servizi cloud con meno di 27 membri.

“L’obiettivo è fornire servizi innovativi a cittadini e imprese nel rispetto delle regole del Piano italiano di risanamento e recessione”, hanno affermato i partner.

Nel suo piano nazionale di risanamento, inviato ad aprile a Bruxelles per accedere ai fondi Ue, Roma ha stanziato per questo 900 milioni di euro.

Con la proposta, la federazione guidata dal DIM (TLIT.MI) L’innovazione italiana ha consentito al ministero di accedere a un partenariato pubblico-privato per creare il centro.

In caso di aggiudicazione, i quattro soci intendono costituire una nuova società, di cui Telecom Italia deterrà il 45%. Leonardo e CDP saranno rispettivamente del 25% e del 20%, mentre Choke tiene il resto.

Se la pubblica amministrazione esamina la proposta entro tre mesi e la valuta positivamente, avvia una gara tra tutti per l’aggiudicazione dell’appalto.

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Il Board of Telecommunications Italia ha preparato giovedì una bozza di piano per il National Cloud Center, secondo due fonti vicine alla questione.

Relazione di Francesca Landini; Montaggio di Steve Arlofsky

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