In una dichiarazione di martedì, il CEO Danny Rees ha dichiarato: “Oggi stiamo riallineando i nostri team per garantire che le risorse dell’azienda siano adatte allo scopo per alimentare la prossima fase di crescita attraverso aree geografiche, categorie e canali”.
“Siamo concentrati sulla promozione dell’efficienza e dell’espansione dei margini, investendo al contempo in iniziative chiave – marchio, design e operazioni di prim’ordine – che posizioneranno saldamente il nostro marchio di lusso ad alte prestazioni per una crescita a lungo termine”, ha affermato Rees.
I tagli, parte del “programma di trasformazione” in corso dell’azienda, arrivano dopo quella che viene definita una “revisione completa” della sua struttura organizzativa e dei ruoli necessari per raggiungere i suoi obiettivi. Si aspetta che i tagli portino risparmi “immediati” sui costi e razionalizzino la sua forza lavoro, permettendole di prendere decisioni più rapidamente e diventare più efficiente.
Alla notizia le azioni sono scese di circa il 3%.
Nei tre mesi terminati il 31 dicembre, Canada Goose ha visto le vendite crescere del 6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma i risultati sono stati inferiori alle aspettative degli analisti, secondo LSEG, precedentemente noto come Refinitiv. Nel pubblicare i risultati del trimestre festivo, Canada Goose ha notato che i suoi ricavi all'ingrosso erano particolarmente deboli, una dinamica aziendale continua avvertita da molti altri rivenditori.
Diversi rivenditori, tra cui Under Armour e Nike, hanno recentemente affermato che gli ordini all’ingrosso sono stati lenti poiché i grandi magazzini cercano di monitorare le scorte e contrastare un rallentamento della domanda.
I licenziamenti di Canada Goose arrivano dopo che Nike, Macy's, Wayfair, Hasbro ed Etsy hanno annunciato licenziamenti diffusi negli ultimi mesi. In molti casi, le aziende hanno cercato di concentrarsi su ciò che possono controllare diventando più efficienti e focalizzate sui profitti, anche se gli acquirenti si allontanano da articoli discrezionali come abbigliamento, scarpe e giocattoli.
