L’Italia punta a rilanciare il piano crediti inesigibili, sciogliere i dubbi contabili dell’Ue – Fonti

Allo stesso tempo, Roma sta negoziando con Eurostat per prevenire un possibile cambiamento nelle sue regole contabili, garantendo così il già crescente debito pubblico dell’Italia, aggiungono le fonti.

Eurostat ha rifiutato di commentare.

Il sistema di garanzia “GACS” introdotto da Roma nel 2016 si è rivelato per la prima volta un grande successo, spingendo le banche a copiare la Grecia nell’ambito del suo schema Hercules, riducendo le perdite subite sui crediti inesigibili.

Nell’ambito dello schema GACS, le banche possono acquistare garanzie a prezzi di mercato dal Tesoro italiano e acquistare titoli a basso rischio durante la ristrutturazione e la vendita di crediti inesigibili come titoli. Questo riduce il rischio per gli acquirenti e aiuta le banche a ottenere il prezzo migliore.

L’esperta di crediti inesigibili Banca IFIS prevede a settembre che le transazioni garantite da GACS libereranno i finanziatori italiani 94 miliardi di euro (106 miliardi di dollari) entro la fine del 2021, rappresentando oltre un terzo di tutti i prestiti deboli che sono stati congelati. 2016 Primo Dipartimento.

Il piano scade il 14 giugno 2022, secondo i termini concordati con i funzionari della concorrenza dell’UE, ma fonti hanno affermato che il Tesoro italiano vuole tenere colloqui con Bruxelles all’inizio del prossimo anno per rinnovarlo.

Qualcuno ha detto che la Roma cercherà una proroga di “anni”. Ciò consentirà alle sue banche di far fronte alle ricadute dell’epidemia di COVID-19, che finora è stata un po’ più pratica con i soccorsi di emergenza.

Complicato

A complicare le cose, tuttavia, l’Italia subisce pressioni da parte di Eurostat per calcolare le garanzie GACS come debito pubblico.

Proporzionalmente il più alto della zona euro dopo la Grecia, il debito dell’Italia è stato un record del dopoguerra del 155,6% del PIL entro la fine del 2020. Roma prevede il 153,5% quest’anno.

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Eurostat si è rivolto sia all’Italia che alla Grecia per discutere di un possibile cambiamento contabile, ma si ritiene che i funzionari italiani siano vicini all’abbandono dell’idea, affermano le fonti.

In una riunione all’inizio della scorsa settimana, Roma ha spiegato ai funzionari di Eurostat perché il piano GACS era diverso dal piano greco, hanno detto due fonti.

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Tesoro italiano ad aprile, entro la fine del 2020 il debito degli investitori garantito da GACS era di 10,10,4 miliardi.

L’epidemia ha rallentato il recupero dei crediti inesigibili, aumentando i rischi che le operazioni di sostegno GACS attingano alle garanzie statali in quanto inferiori alle previsioni iniziali.

Scope stima che la scorsa settimana il peggior recupero crediti in Italia a ottobre sia stato inferiore di quasi un terzo rispetto a prima della malattia di Covid.

(1$ = 0,8874 euro)

(Montaggio: Alexander Smith)

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