La Corte Europea conferma il diritto dell'Italia a sequestrare un importante bronzo del Getty Museum, respinge il ricorso | Notizie dal mondo

J. a Roma-California. Giovedì la Corte di giustizia europea ha confermato il diritto dell'Italia a sequestrare una preziosa statua greca proveniente dal Museo Paul Getty, respingendo l'appello del museo secondo cui era giusto tentare di restaurare un pezzo fondamentale del patrimonio culturale italiano.

La Corte Europea conferma il diritto dell'Italia a sequestrare importanti bronzi del Getty Museum, respinge il ricorso

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha stabilito che gli anni di sforzi compiuti dall'Italia per restaurare la statua della “Gioventù Trionfante” non erano sproporzionati.

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Getty ha presentato ricorso contro una sentenza dell’Alta Corte italiana del 2018 che ha confermato l’ordine di confisca emesso da un tribunale di grado inferiore.

AVANTI CRISTO Uno dei pezzi forti della collezione Getty è il bronzo a grandezza naturale “Gioventù vittoriosa” dal 300 al 100 a.C.

Un tribunale italiano di Pesaro ne ordinò il sequestro e la restituzione nel 2010, nel pieno delle pressioni esercitate dall'Italia per recuperare le antichità saccheggiate dal suo territorio e venderle a musei e collezionisti privati ​​di tutto il mondo.

Getty ha difeso a lungo la proprietà della statua, affermando che l’Italia non ha alcuna pretesa.

Tra le altre cose, Getty sostenne che la statua era di origine greca, era stata ritrovata in acque internazionali e non aveva mai fatto parte del patrimonio culturale italiano. Ha citato una sentenza del tribunale del 1968 secondo cui non c'erano prove che la statua appartenesse all'Italia.

Il bronzo, tirato fuori dal mare da pescatori italiani nel 1964, fu acquistato da Getty nel 1977 per 4 milioni di dollari e da allora è stato esposto al Getty.

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La sentenza di giovedì è stata una sentenza camerale della CEDU di Strasburgo, con sede in Francia. Entrambe le parti hanno ora tre mesi prima che la Grande Camera della Corte esamini il caso per una sentenza definitiva.

Non c'è stato alcun commento immediato da parte del Getty, e i suoi avvocati hanno riferito il commento al museo.

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