Le azioni americane sono salite dopo la sorpresa dell'indice dei prezzi al consumo

Martedì i titoli azionari statunitensi sono saliti dopo che i dati sull’inflazione principale sono arrivati ​​più caldi del previsto e hanno contribuito a definire le aspettative sui tempi di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.

L'S&P 500 (^GSPC) è salito dello 0,5%, mentre il Nasdaq Composite (^IXIC) è salito di quasi lo 0,7% dopo due giorni di perdite. Il Dow Jones Industrial Average (^DJI) è salito di circa lo 0,3%.

Gli investitori stanno digerendo la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo, uno dei dati più importanti per la Fed nel decidere la sua prossima mossa politica. L’inflazione complessiva ha soddisfatto le aspettative con un aumento mensile dello 0,4% a febbraio, dopo un aumento dello 0,3% nel mese precedente. Ma il CPI “core” – che esclude i prezzi di cibo ed energia – è aumentato dello 0,4% su base mensile e del 3,1% su base annua, entrambi sopra le stime.

La lettura dell’IPC è considerata influente, dato che i politici della Fed hanno affermato di voler assicurarsi che l’inflazione diminuisca prima di iniziare a tagliare i tassi di interesse dal loro livello storicamente elevato. Prima del rilascio dell’IPC, i trader dell’S&P 500 coprivano i movimenti dello 0,9% in entrambe le direzioni per le azioni.

Nel frattempo, Bitcoin (BTC-USD) ha continuato a raggiungere i suoi massimi storici, superando i 72.200 dollari. I crescenti afflussi negli asset crittografici hanno aiutato la moneta principale a guadagnare quasi il 70% quest’anno, spingendo i rialzisti a prevedere che Bitcoin potrebbe raggiungere i 350.000 dollari quest’anno.

Sul fronte societario, le azioni di Oracle (ORCL) sono balzate del 12% nei primi scambi tra i segnali che il colosso dei database sta facendo progressi nel cloud computing grazie ad una partnership con il colosso dei chip di intelligenza artificiale Nvidia (NVDA).

READ  Il modello AI di riproduzione audio di OpenAI necessita solo di un campione di 15 secondi per funzionare

Lui vive3 aggiornamenti

  • Le azioni hanno aperto in rialzo nonostante i dati sull’inflazione

    Martedì i mercati hanno aperto la giornata di negoziazione in rialzo, nonostante l’inflazione più calda del previsto per febbraio.

    L'S&P 500 (^GSPC) è salito dello 0,5%, mentre il Nasdaq Composite (^IXIC) è salito di quasi lo 0,7% dopo due giorni di perdite. Il Dow Jones Industrial Average (^DJI) è salito di circa lo 0,3%.

  • L’inflazione resta elevata

    Secondo un rapporto della Banca Centrale Europea, le pressioni inflazionistiche sono rimaste persistenti a febbraio con l’aumento dei prezzi degli alloggi e del gas Ultimi dati Pubblicato martedì mattina dal Bureau of Labor Statistics.

    L’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,4% mese su mese e del 3,2% anno su anno a febbraio, leggermente superiore all’aumento mensile dello 0,3% di gennaio e al guadagno annuo del 3,1%.

    Entrambi i parametri corrispondono approssimativamente alle aspettative degli economisti per un aumento dello 0,4% su base mensile e un aumento del 3,1% su base annua, secondo i dati di Bloomberg.

    Su base “core”, che esclude i costi più volatili di cibo e gas, i prezzi a febbraio sono aumentati dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,8% rispetto a un anno fa. Entrambe le misure sono state superiori alle aspettative degli economisti che prevedevano un aumento mensile dello 0,3% e un guadagno annuo del 3,7%.

    Leggi di più qui.

  • 3 ragioni dietro il calo delle azioni Apple

    Le azioni Apple (AAPL) sono apparse meno belle nell'ultimo mese.

    Le azioni del mostro tecnologico sono scese dell’8,5%, restando indietro rispetto al progresso dell’1,8% dell’S&P 500. I critici hanno indicato come motivo principale della debolezza del titolo la delusione per il fatto che Apple non abbia ancora rivelato i suoi piani di intelligenza artificiale. Anche le preoccupazioni circa il ritmo della domanda cinese non hanno aiutato il sentiment.

    Ma potrebbe esserci altro in gioco qui, osserva Amit Daryanani, analista tecnologico di EvercoreISI, in una nuova nota ai clienti questa mattina.

    Daryanani condivide tre ragioni dietro la svendita di Apple:

    “Abbiamo risposto a una serie di domande degli investitori su cosa potrebbe sbloccare il rialzo del titolo e contribuire a riportare lo slancio. Nel complesso, riteniamo che ci sia Tre cose Questo è ciò che ha portato alla “sottoperformance” di AAPL nelle ultime settimane – 1) Attiva rischio + inclinazione su Nvidia/AI: Lo sento spesso da investitori che vogliono sovrappesare i nomi “AI” come Nvidia (NVDA), soprattutto in termini di large cap, rendendoli più a loro agio nel togliere dollari ad AAPL. 2) Le preoccupazioni della Cina – Ci sono ancora dati che indicano che la domanda cinese è debole a tutti i livelli e che nel settore degli smartphone Apple potrebbe cedere parte delle sue quote e 3) Preoccupazioni normative – Ciò continua a ostacolare il comfort attorno ad Apple. Vale la pena notare che abbiamo sentito preoccupazioni sulle implicazioni per il Dipartimento di Giustizia e Google, nonché sulle questioni antitrust nell’Unione Europea”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto